Agna

Agna

Il nome Agna suggerisce la probabile origine romana del paese che fu molto probabilmente in origine una piccola stazione di sosta per il riposo dei viaggiatori e il cambio dei cavalli lungo quella che, studi recenti, ipotizzano fosse l’antico tracciato della via Annia e il paese vantava, in epoca longobarda, una presenza monastica molto importante.   Nel Medioevo il territorio venne fortificato dai Longobardi e nel 950 d. C. i duchi Franca e Almerico donarono il loro feudo ai monaci di San Michele di Brondolo, che vi promossero varie opere di bonifica. Inoltre, già nel 970 esisteva un castello – forse romano o longobardo o carolingio – che, successivamente, nel 1230, sotto il dominio dei Da Carrara, viene descritto dotato di torri di guardia e ponti guardati a vista dai soldati.   A partire dal Quindicesimo secolo successivi interventi di bonifica modificarono progessivamente l’assetto di questo territorio che, fin dall’antichità era sempre stato caratterizzato, dalla presenza di ampie paludi e acquitrini.Nel 1534 fu Roberto Papafava a far scavare il canale di scolo Sorgaglia tra Agna e Arre, che, oggi, ancora convoglia tutte le acque nel Canale dei Cuori e nel Brenta.   L’attuale chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista sorge sul luogo di un’antica pieve medievale – menzionata per la prima volta nel 1297 – e risale alla stessa epoca anche l’oratorio di via Piera – l’Oratorio della Pria, il più antico monumento di Agna – vicino al quale sorgeva un ospizio per i viandanti. Gravi carestie e inondazioni si susseguirono nel 1770 e nel 1773 gettando il paese in un profondo stato di prostrazione, da cui si risollevò solo durante il dominio austriaco dell’Ottocento.

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